05 marzo 2016

Tre mesi al voto: cosa succede a Bologna in vista delle elezioni



Circa due mesi fa, avevo scritto a che punto eravamo con le elezioni comunali di Bologna, visto che tanti amici che vivono fuori mi chiedevano cosa stesse succedendo in una città che da sempre è fondamentale per la politica italiana, ma che, stavolta, è messa un po' in ombra dalle elezioni a Roma, Milano, Napoli e Torino che sono, oggettivamente, più incerte e ricche di temi locali.

A Bologna è tutto un po' più ordinario: non ci sono state dimissioni di sindaci, inchieste particolari da parte della magistratura, non c'è stato l'Expo. Però, come dicevo anche l'altra volta, paradossalmente, ci sono delle dinamiche molto più interessanti che riguardano le varie forze in campo che potrebbero rappresentare delle prove generali per le forze politiche a livello nazionale. Perché a Bologna, appunto, stavolta, per tutta una serie di circostanze che non sono merito o colpa di nessuno, le dinamiche locali (pur fondamentali in un'elezione comunale) sembrano contare un po' meno rispetto a città più grandi.

Ma procediamo con ordine.



03 marzo 2016

Omicidio stradale, manette e assicurazioni

Fra i più contenti per l'approvazione della legge sull'omicidio stradale ci sono le assicurazioni.


Ora io mi vorrei sbagliare. 


Ma le assicurazioni che tutti noi abbiamo sulla nostra macchina coprono la responsabilità civile e, di fronte ad una fattispecie gravemente penale come l'omicidio stradale, è piuttosto probabile che le compagnie assicurative coglieranno l'occasione per declinare la loro responsabilità, visto che c'è un comportamento doloso di mezzo. 


Quindi potrebbe succedere che i familiari di una vittima di un incidente stradale potrebbero veder sì appagata la loro sete di giustizia vedendo sbattere in galera il responsabile dell'incidente. Ma non vedranno un euro di risarcimento. O comunque una piccola parte, perché è raro che una singola persona abbia i soldi (più o meno il massimale delle nostre rca) per poter risarcire i danni per una persona morta.

Quindi il mostro (che, per inciso, ricordiamo, non avrebbe commesso nessun delitto volontario) andrebbe in galera, le assicurazioni si terrebbero i soldi, l'opinione pubblica soddisferebbe il suo istinto giustizialista, ma i familiari della vittima (ben inteso che nessuna cifra possa mai risarcire la perdita di un familiare) si dovrebbero accontentare di una manciata di spiccioli.
Sicuri sicuri che sia questa la civiltà?

02 marzo 2016

A Margalida

Esattamente 40 anni fa, il 2 marzo 1974, moriva sulla garrota Salvador Puig Antich, ultima vittima del franchismo, al quale Pablo Iglesias ha dedicato il suo primo discorso al parlamento spagnolo. C'è una bellissima canzone di Joan Isaac che lo ricorda. E che serve a ricordarci che il bando alla pena di morte in tutto il mondo è una battaglia che non andrebbe dimenticata nemmeno per un giorno.